Allarme burnout: quando la precarietà diventa insostenibile

Il burnout professionale sta raggiungendo livelli allarmanti tra gli operatori e le operatrici, troppo spesso dimenticati dalle istituzioni, nonostante svolgano un ruolo cruciale nei servizi sociali e nei servizi educativi di inclusione scolastica. La sindrome da esaurimento emotivo colpisce con particolare intensità proprio chi opera nelle professioni d’aiuto, dove l’investimento emotivo e relazionale è continuo e profondo. Chi si occupa quotidianamente di supportare persone con fragilità tende a sviluppare un sovraccarico emotivo che, se non adeguatamente gestito, conduce all’esaurimento delle risorse personali e professionali.

La condizione inoltre è aggravata da:

● Contratti precari, spesso rinnovati di anno in anno, senza certezze per il futuro, che creano un clima di incertezza costante, aggravando lo stress lavorativo.

● Retribuzioni inadeguate che non riconoscono la professionalità e la preparazione richieste. Molti assistenti percepiscono salari, spesso inferiori ai 7 euro l’ora, che non rispecchiano la complessità e l’importanza del loro lavoro.

● Orari frammentati su più istituti che incrementano stress e senso di inadeguatezza

● Mancanza di supervisione e supporto psicologico strutturato.

È urgente che le istituzioni e i datori di lavoro riconoscano la gravità della situazione e adottino misure concrete per tutelare i lavoratori e le lavoratrici. È inaccettabile che chi si prende cura dei più fragili sia lasciato in condizioni di precarietà e abbandono. Non può esserci vera inclusione senza tutelare chi dell’inclusione è protagonista quotidiano.

Il burnout non è una debolezza individuale, ma un problema sistemico che richiede un intervento collettivo. È necessario che i lavoratori e le lavoratrici si uniscano per chiedere condizioni di lavoro più umane e sostenibili. Solo insieme possiamo fare la differenza e garantire un futuro lavorativo più sano e produttivo per tutti.

 

Il tema del burnout sarà affrontato nel quarto appuntamento del percorso di autoformazione per operatori e operatrici sociali, organizzato da Cobas Clap e Cub, incentrato sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Saranno illustrati i vari argomenti del testo unico (D.Lgs. n. 81/2008), con l’aiuto di materiale messo a disposizione dalle OO.SS.
Ci soffermeremo, in particolare, sulla figura dell’RLS, sulle responsabilità dei lavoratori e lavoratrici e sulle armi che abbiamo per verificare che i nostri diritti siano rispettati.
Un’esperta ci aiuterà a comprendere meglio cosa sono il burnout e lo stress da lavoro correlato ed un Ispettore del lavoro ci illustrerà le funzioni dell’Ispettorato e le difficoltà nel compiere le attività ispettive.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare
Venerdi 13 giugno dalle ore 17.30
Viale Manzoni 55 – terzo piano