ICTS ITALIA: PUBBLICATI GLI ACCORDI SINDACALI DEL 20.12.2022:

LA CUB TRASPORTI CONTESTA

IL METODO ED IL MERITO

LA PAROLA PASSA AI LAVORATORI

IL REFERENDUM NON PUÒ ESSERE UNA FARSA:

SERVONO REGOLE TRASPARENTI E DEMOCRATICHE

LA CUB TRASPORTI INDICE UNA

ASSEMBLEA APERTA A TUTTI I LAVORATORI SU ZOOM

MERCOLEDÌ 18.1.2023 DALLE ORE 18

INCONTRIAMOCI E DECIDIAMO IL DA FARSI

Finalmente, dopo oltre 20 giorni di segretazione, sono stati pubblicati gli accordi sindacali sottoscritti da Usb (…da solo o con altre sigle?) e Icts Italia il 20.12.2022: anche stavolta, come nelle peggiori tradizioni del sindacalismo italiano, il peggioramento normativo e salariale, è stato firmato in gran segreto e a ridosso delle festività natalizie, ovvero in piena franchigia per gli scioperi (periodo in cui è vietato mobilitarsi!) e quando è più bassa l’attenzione dei lavoratori.

Le intese sono 3 e riguardano, distinte platee di lavoratori:

  1. La regolarizzazione contrattuale dei lavoratori part-time dello scalo di Fiumicino (un diritto acquisito e non certo una concessione!), utilizzati da tempo come full-time o con orari diversi da quanto definito al momento dell’assunzione. L’accordo in questione prevede anche il pagamento per 156 lavoratori, al 75% di quanto spettante e comunque previa sottoscrizione di liberatoria, delle festività soppresse (non certo TUTTE le festività!) lavorate e finora non pagate;

  1. L’armonizzazione contrattuale tra il CCL aziendale (scaduto dal 2008!) ed il CCNL della vigilanza e dei servizi fiduciari. Tale Accordo si applica ai soli lavoratori presenti negli scali italiani ed inquadrati con contratto aziendale ICTS Italia (non si applica, ovviamente, a quelli già assunti con CCNL della Vigilanza e dei Servizi Fiduciari ed inseriti);

  1. Una indennità per il lavoro notturno per i soli lavoratori di Fiumicino, considerata, a differenza di altri aeroporti (eppure Malpensa, Pisa ed altri scali non sono raggiungibili comodamente ed in qualsiasi orario), sede disagiata per la lontananza dalla città di Roma.

IL REFERENDUM DOVRÀ CHIAMARE AD ESPRIMERSI, PER OGNI SINGOLA INTESA, ESCLUSIVAMENTE I LAVORATORI A CUI SI APPLICA QUANTO STABILITO

IN CASO CONTRARIO SI PERPETREREBBE IL SOLITO TRUCCO&PARRUCCO

PER CONDIZIONARE L’ESITO REFERENDARIO

CON IL VOTO DI COLORO A CUI NON SI APPLICA L’INTESA

ACCORDI RAGGIUNTI E TENUTI NEL CASSETTO PER MESI?

UNA TOPPA PEGGIORE DEL BUCO

Paradossali le dichiarazioni contenute nel testo dei suddetti 3 accordi in cui, pur di provare a giustificare il rifiuto aziendale ad avviare un confronto con la Cub Trasporti e aprire una discussione sulle questioni poste dai lavoratori, si sostiene che:

  1. L’intesa riguardante la regolarizzazione contrattuale dei part-time (…denominata impropriamente stabilizzazione nel testo in questione), che in calce riporta la data del 20.12.2022, sarebbe stata definita, senza che nessuno ne fosse al corrente, il 19.10.2022, ovvero 2 mesi prima della stipula, circa 3 mesi prima della pubblicazione e del referendum!

  2. L’Accordo sulla armonizzazione contrattuale tra il CCL aziendale e il CCNL della vigilanza e dei servizi fiduciari, che in calce riporta la data del 20.12.2022, sarebbe stato raggiunto, senza che nessuno ne fosse al corrente, il 3.11.2022, ovvero 1,5 mesi prima della firma e poco meno di 3 mesi prima del referendum;

  1. L’intesa sulla indennità notturna per i lavoratori di Fiumicino, riferisce che formalizza il consenso raggiunto”, senza che nessuno ne fosse al corrente, il 3.11.2022, ovvero 1,5 mesi prima della firma e poco meno di 3 mesi prima del referendum.

La realtà è un’altra! La costituzione in ICTS Italia della Cub Trasporti, la quale ha raccolto le indicazioni dei lavoratori, nelle intenzioni aziendal-sindacali doveva essere ostacolata, accelerando la sottoscrizione delle intese prima del periodo natalizio ma narrando che erano rimaste nei cassetti.

Tutto ciò pur di non aprire il confronto sulle seguenti questioni:

  1. Vertenza armonizzazione del CCLA adottato in Icts Italia con CCNL Vigilanza e Servizi Fiduciari, con particolare riferimento a

    1. Definizione dell’indennità lavoro domenicale al 30%;

    2. Ricalcolo degli scatti di anzianità;

    3. Esonero dal pagamento del parcheggio;

    4. Allungamento riposo fisiologico;

    5. Flessibilità/lavoro Straordinario/Pause ecc.

  2. Mancata retribuzione delle festività maturate;

  3. Errato calcolo FIS del 2020.

NEL MERITO DEI 3 ACCORDI SINDACALI DEL 20.12.2022

SONO DIVERSE LE QUESTIONI IL CUI PORTATO È OPPORTUNO DISINNESCARE

  1. La questione del pagamento delle festività soppresse, è più delicata, visto che si richiede anche la firma di una liberatoria. Oltre ad una attenta verifica della correttezza degli importi proposti dall’azienda è urgente valutare quali rinunce si richiedono in cambio del pagamento al 75% delle festività soppresse maturate e non pagate finora (ad esempio: si rinuncia anche al pagamento delle altre festività maturate e non retribuite, impedendo ai lavoratori che sottoscriveranno la liberatoria di recuperarle in futuro? Si rinuncia ad eventuali differenze retributive di altra natura?).

  1. Nell’accordo sull’armonizzazione contrattuale, valida per 365 addetti presenti nei vari aeroporti, si rimanda al CCNL della Vigilanza e dei Servizi Fiduciari per importanti questioni. Come tutti sanno, in tale CCNL non si prevede il riconoscimento e la remunerazione delle indennità sancite nel CCL della Icts Italia, come ad esempio il lavoro domenicale, nonché stabilisce un tetto agli scatti di anzianità. Tali peggioramenti contrattuali, però, non sono stati doverosamente compensati.

  1. L’accordo sul pagamento del lavoro notturno, oltre a sancire un peggioramento delle indennità previste si limita a riconoscerle ai soli lavoratori di Fiumicino, invece di allargarle anche agli altri aeroporti che certo non hanno una ubicazione meno decentrata del Leonardo da Vinci.

SONO QUINDI DIVERSE LE RAGIONI PER CUI SAREBBE IMPORTANTE CHE I LAVORATORI NEGASSERO L’APPROVAZIONE REFERENDARIA DI QUESTI ACCORDI

VALUTEREMO IN ASSEMBLEA QUALE STRATEGIA INTRAPRENDERE

E’ comunque evidente come anche questo passaggio che è stato predisposto in ICTS Italia, rischia di comportare un peggioramento normativo e retributivo per i lavoratori coinvolti, alla stregua di quanto succede in tutto il comparto aereo-aeroportuale-indotto, nonostante la crisi sia superata ed il traffico passeggeri e merci sia ripreso e continui a crescere da oltre 10 anni.

E’ per tale ragione che la Cub Trasporti ha indetto

UNO SCIOPERO DELL’INTERO COMPARTO AEREO-AEROPORTUALE-INDOTTO

PER VENERDÌ 27.1.2023

Anche per i lavoratori ICTS è stata allargata la possibilità di parteciparlo, riempiendo quella giornata di mobilitazione con le loro legittime rivendicazioni e istanze.

Roma 14.1.2023 CUB TRASPORTI