3 FEBBRAIO – SCIOPERO DEGLI EDUCATORI SCOLASTICI

Eravamo stati facili profeti nel denunciare che il sistema dell’accreditamento non solo non avrebbe migliorato le condizioni di lavoro, ma le avrebbe rese, se possibile, ancora più precarie, considerato che le famiglie potranno, di anno in anno, modificare la scelta del gestore.

Nonostante svolgano un servizio fondamentale per assicurare il diritto allo studio delle alunne e degli alunni con disabilità, agli OEPAC non vengono garantite nemmeno le tutele basilari previste per il contratto di lavoro subordinato, dal momento che le ore di lavoro, e, pertanto, la retribuzione, possono variare di mese in mese.

Resta irrisolta, infatti, la questione delle assenze dell’alunn* assistit* e delle eventuali chiusure impreviste della scuola: non sempre è possibile rimodulare il servizio e, certamente, la possibilità di recuperare le ore nei mesi estivi non può essere considerata una soluzione all’inevitabile perdita di reddito che si può verificare durante l’anno scolastico.

Resta la sospensione estiva, senza diritto alla retribuzione e senza la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali.

Diffusissima è la pratica di stipulare contratti di poche ore settimanali, nonostante il monte ore molto più consistente che viene, di fatto, svolto.

La qualità del servizio e la continuità educativa non possono prescindere da condizioni di lavoro stabili e dignitose.

“Pubblico è bello” ha detto qualche tempo fa l’Assessora Claudia Pratelli. E non possiamo che essere d’accordo.

Per questo, Venerdì 3 Febbraio, dalle ore 10, saremo ancora una volta in piazza, accanto alle operatrici e agli operatrici del servizio educativo per l’autonomia e l’inclusione di Roma Capitale, per rivendicare il rispetto del CCNL da parte delle cooperative affidatarie, la parità di condizioni per tutte le lavoratrici e lavoratori addett* al servizio e, soprattutto, la riapertura del tavolo per la reinternalizzazione.

CUB Scuola, Università e Ricerca – Roma