La lunga estate calda degli OEPAC

La scuola è finita, ma per le operatrici e gli operatori del servizio di inclusione scolastica, che aspettavano informazioni sull’organizzazione dei centri estivi, non c’è alcuna certezza. Anzi, le notizie che arrivano sono molto preoccupanti.

Qualche cooperativa ha comunicato alle lavoratrici e ai lavoratori che, a differenza degli anni precedenti, i Centri Estivi, inclusi quelli che si svolgeranno all’interno degli spazi scolastici, saranno gestiti esclusivamente da Società e Associazioni che si sono accreditate presso il Municipio e che le disponibilità saranno inferiori agli anni passati. L’Assessorato ha fatto sapere che l’amministrazione ha ripartito le (poche) risorse disponibili.

Ancora una volta gli OEPAC, che svolgono un ruolo cruciale nel supporto dei bambini e delle bambine con disabilità e necessità speciali, saranno in gran parte tagliati fuori dalle attività estive, con grave danno non solo per le lavoratrici e i lavoratori, che speravano nei centri estivi  per poter coprire, almeno in parte, la sospensione del contratto e della retribuzione, ma anche per le famiglie che contano su di loro per garantire un ambiente inclusivo e adeguato per i loro figli.

Grande l’incertezza anche sulle condizioni lavorative offerte dalle Associazioni accreditate. Numerosi operatori ed operatrici denunciano che queste organizzazioni propongono spesso contratti di collaborazione precari o, peggio, solo rimborsi spese. Queste pratiche non solo sfruttano le lavoratricie e i lavoratori, ma distruggono anche la qualità del servizio offerto ai bambini, che necessitano di personale motivato e qualificato.

Invitiamo tutte e tutti a segnalarci eventuali irregolarità retributive e contrattuali.

CUB SUR Roma