SCIOPERO DEL LAVORO SOCIALE: BASTA ESTERNALIZZAZIONI!

Tantissimi lavoratori e lavoratrici hanno scioperato stamattina e sono scesi in piazza per rivendicare condizioni di lavoro più stabili e dignitose. Erano presenti, in piazza SS Apostoli, delegazioni provenienti da ogni paete di Italia: da Bologna, Firenze, Napoli, torino, rimini, addirittura dalla Sicilia, oltre che da Roma e da diversi comuni del Lazio.
Ci sono stati anche collegamenti con i presidi che erano stati organizzati nelle altre città.
Questa giornata di sciopero arriva dopo un percorso di mobilitazioni che, da settembre, ha caratterizzato soprattutto il servizio di inclusione scolastica, ma ha coinvolto anche operatrici ed operatori di tutti i servizi socio assistenziali ed educativi esternalizzati.
È ormai chiaro, infatti, che le esternalizzazioni, non solo non hanno portato alcun risparmio alle casse pubbliche (statali, regionali o comunali che siano), ma hanno reso ancora più precario il lavoro e peggiorato le condizioni dell’ assistenza alle persone fragili.
Questo sciopero non è un punto di arrivo, ma l’ inizio di un percorso con il quale intendiamo rivendicare la reinternalizzazione dei servizi di assenza alla persona.
Oltre alle operatrici e agli operatori, sono intervenuti, in piazza, l’ on. Silvestri, del M5s e l’ on. Ghirra di verdi SI (quest’ ultima, prima firmataria di una delle proposte di legge per l’ internalizzazione al ministero dell’ istruzione del servizio di inclusione scolastica), i quali hanno ribadito il loro impegno. Abbiamo potuto incontrare la segreteria dell’ on Grippo (azione) vicepresidente della commissione cultura della Camera e, successivamente, il capo di gabinetto della ministra Locatelli (disabilità).

A tutti abbiamo portato le nostre istanze, chiedendo che si proceda, nel più breve tempo possibile, all’ approvazione di una legge per l’ internalizzazione del servizio di inclusione scolastica, per la quale esistono attualmente 3 progetti di legge, di cui uno di maggioranza e due di opposizione.

Ci auguriamo che questo possa aprire la strada ad una nuova stagione di statalizzazioni nei servizi essenziali, per restituire dignità al lavoro e garantire un’ assistenza adeguata.
Dal canto nostro, porteremo avanti questa battaglia al fianco e insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, senza arretrare di un passo.

CUB Scuola, Università e Ricerca