Servizio educativo per l’autonomia e la comunicazione. Stabilizzare il lavoro, garantire l’assistenza

Procede l’iter legislativo del DDL n. 236 che prevede l’introduzione del profilo professionale dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione nei ruoli del personale scolastico.

La CUB SUR, che da anni rivendica l’internalizzazione di questo servizio, indispensabile per garantire il diritto allo studio alle alunne e alunni con disabilità, ha comunicato alla Commissione Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, del Senato, la propria posizione favorevole, evidenziando alcuni aspetti critici del testo, nell’ottica di garantire da una parte il medesimo livello di assistenza, dall’altra la parità delle condizioni di lavoro e salariali, in tutto il territorio nazionale.

Attualmente, infatti, l’organizzazione dei servizi per l’integrazione sociale delle persone con handicap è in capo agli enti locali, i quali li gestiscono tramite organismi economici del terzo settore, in modi e forme differenti, in virtù delle risorse finanziarie e organizzative di cui dispongono.

La gestione su base locale ha determinato profonde disparità, penalizzando le situazioni di maggiore fragilità socio-economica. Basti pensare alle differenze relative al numero di ore di assistenza assegnato ad ogni studente, alle modalità di svolgimento del servizio, ai titoli richiesti agli operatori e alle operatrici, al CCNL applicato ed livello di inquadramento del personale e al trattamento delle lavoratrici e dei lavoratori nei caso di assenza dell’utente o chiusure della scuola per qualsiasi motivo.

Abbiamo chiesto, quindi, che venga definito un unico profilo della professione dell’Assistente all’Autonomia e alla Comunicazione nei ruoli del Ministero dell’Istruzione, da inserire nel CCNL della Scuola come figura definita e diversa da quelle già esistenti, individuando inoltre, appositi percorsi formativi, i cui costi non dovranno gravare sui singoli lavoratori.

La priorità, a nostro avviso, deve essere quella di salvaguardare i livelli occupazionali e garantire la continuità lavorativa e assistenziale. Occorre, pertanto, non solo inserire tra i requisiti per la partecipazione al concorso, oltre ai titoli culturali, l’anzianità di almeno 36 mesi (come, peraltro, già previsto dal citato disegno di legge), ma anche valorizzare adeguatamente gli anni si servizio effettuati.

Certamente, il percorso del disegno di legge non sarà agevole e sarà necessaria la mobilitazione di tutti i lavoratori e le lavoratrici, per superare la prevedibile opposizione delle centrali cooperative e degli Enti del Terzo settore. Invitiamo, pertanto tutte e tutti a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà Venerdì 31 Marzo, alle ore 17.30, in Via Baldassarre Orero n.61.

CUB Scuola, Università e Ricerca di Roma