SCIOPERO GENERALE 8 MARZO – VOGLIAMO TUTTO!

NO ALLE DISCRIMINAZIONI DI GENERE

NO ALLA PRECARIETÀ NELLA VITA E NEL LAVORO

La CUB ha proclamato lo SCIOPERO GENERALE per l’8 marzo 2023 e parteciperà alle mobilitazioni che si terranno nella giornata internazionale di lotta contro ogni violenza e discriminazione di genere.

La precarietà nella vita e nel lavoro è divenuta una piaga per interi strati sociali ma lo è ancora di più per le donne, colpite oltremodo da una disparità salariale e da una precarietà senza precedenti, come anche dallo sfruttamento, dalla mancanza di servizi, dall’abbrutimento culturale e delle relazioni sociali, dalle politiche xenofobe sull’immigrazione, che stanno lasciando morire centinaia di persone nel Mediterraneo.

La pandemia ha inasprito le profonde disuguaglianze che caratterizzano il sistema capitalistico e patriarcale, rafforzando la rigida divisione dei ruoli, che assegna alle donne, in maniera quasi esclusiva, il carico del lavoro domestico e di cura.

Per non parlare della crisi innescatasi con la guerra nel cuore dell’Europa, delle sue conseguenze economiche e sociali che stanno devastando le condizioni di migliaia di persone, ma soprattutto stanno falcidiando i diritti delle donne.

In Italia lavora soltanto poco più della metà delle donne. Nove volte su 10, le dimissioni volontarie nella fascia di età fertile (23 – 49 anni) sono dovute all’impossibilità di conciliare l’attività lavorativa con le incombenze familiari.

Per le donne, solo il 38% dei contratti a tempo determinato viene stabilizzato. Il part time è involontario nel 72% dei casi e si concentra soprattutto nei settori in cui le donne costituiscono la maggioranza della forza lavoro.

Non va meglio sul versante familiare. Nel 2021 il numero delle donne che si sono rivolte al “telefono rosa” è aumentato del 2%, ma è diminuito il numero dei centri di accoglienza e delle case rifugio.

Significativo il fatto che in America e in Europa (…per ora l’Italia sembra esentata da tale ulteriore sciagura!) cresce anche il tasso di mortalità materna (rispettivamente del 15 e del 17%) per emorragie, ipertensione, infezioni per la gravidanza, complicazioni da aborto non sicuro.

La mobilitazione delle donne è centrale per fermare anche l’assalto, che diventa ogni giorno più violento, contro i lavoratori e le masse popolari di questo Paese e non solo: è ora di riappropriarsi dei diritti di genere, come anche del diritto alla sanità, all’istruzione, all’abitare, ai trasporti, alla salubrità dell’ambiente, alla salute e sicurezza degli ambienti di lavoro, alla democrazia nei luoghi di lavoro ed altro ancora.

NESSUNA TRASFORMAZIONE SOCIALE SARÀ POSSIBILE

SE LE DONNE CONTINUERANNO AD ESSERE OPPRESSE E SFRUTTATE!

La Cub ha raccolto L’INVITO AD INDIRE LO SCIOPERO GENERALE PROPOSTO DA NON UNA DI MENO, proclamando una mobilitazione sia nel comparto pubblico che in quello privato (resta escluso solo il settore del credito e quello del Trasporto Aereo-aeroportuale che si mobiliterà il 17.3.2023).

La Cub parteciperà alle mobilitazioni dell’8 Marzo, in ogni piazza del nostro Paese.